11 settembre 2017

Non ci si abitua

Il terremoto non ti avvisa. Non respira. Non illumina. Non abbaia. Arriva proprio durante una sera qualsiasi. In una giornata d'ovatta che hai tenuto per te, ascoltando la pioggia, cucinando minestra e guardando un film che poteva essere anche peggio. Il terremoto arriva e per venti secondi ti lascia in bilico. Una sospensione asfissiante tra te e il nulla. Non c'è molto da gestire né molto da pensare. Il cuore impazzisce e le mani tremano fragili. Stai. Aspetti e preghi che finisca senza che qui o altrove ci siano case in frantumi o vittime da tirar fuori. Il terremoto è questo. E non ci si abitua in nessun caso.

[foto by CrazyGirl44]

12 commenti:

  1. "...e per venti secondi ti lascia in bilico. Una sospensione asfissiante tra te e il nulla..."

    Venti secondi... capaci d'aterrare le tue più solide certezze e che s'imprimono come una tenaglia dentro per sempre.

    Ti ho pensata questa sera con la speranza che te e le persone a te care stessero bene.

    Maria

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    1. Ben rivista, mapax!
      Ogni volta è complicatissimo sopportare un terremoto. Quello del 2009 è stato umanamente devastante ma anche quelli più piccoli (negli ultimi anni ce ne sono stati diversi) sono sempre uno shock.

      Stiamo bene: familiari e amici. La prima cosa che si fa dopo la scossa è chiamare e sentire persone a cui vuoi bene per sapere come stanno.

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  2. Condivido. Ho vissuto in prima persona il terribile terremoto a Modena nel 2012, so cosa si prova.
    Spero che tu e i tuoi cari stiate bene.

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    1. Stiamo bene, grazie.
      Un'esperienza che in Italia in tanti conosciamo benissimo.

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  3. La terra trema mentre l'acqua ci sommerge...
    ...e gli avvoltoi volano basso.
    Cerchiamo di resistere!

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    1. E' un periodo davvero complicato: sembra quasi che il pianeta ci stia punendo. Non ha tutti i torti, anzi...
      Si resiste, se possibile!

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  4. Come dubitare del fatto che non ci si abitua?
    Se sentissi qualcuno fare un'affermazione simile rispetto ad un qualunque evento di quelli che cambiano la prospettiva sensibile delle persone coinvolte, penso che gli darei dello scemo (ad essere mite e accomodante, eh!)

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    1. Normalmente ci si abitua a tutto. Anche al peggio.
      Ma, personalmente, non riesco ad abituarmi ad un evento come il terremoto.

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  5. Io ne ho sentito parecchi ma lievi. Non saprei proprio come reagirei a una scossa forte.

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    1. Avresti molta, molta, molta paura.
      Te lo posso assicurare.

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  6. Sto lavorando ad Avezzano questi giorni.. proprio dal giorno seguente la scossa.. ho l'agitazione del neofita, e mi tranquillizzano visi che danno del tu ai tremori, che sanno scender di notte in fretta, e parlano alle scosse come antiche compagne, ma negli occhi avverto quel disagio di chi si adegua, ma non si abitua, no.

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    1. Sì, qui è esattamente così. Il terremoto è una presenza stabile. Imprevedibile ma presente. Tutti sappiamo che può decidere di arrivare quando gli pare. Ne parliamo regolarmente e siamo più o meno pronti all'emergenza. Fa paura sempre e comunque. Ci si adegua. In caso contrario è meglio vivere altrove.

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